Comunicato sul rientro in ruolo dei consiglieri uscenti del Csm

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Il rientro in ruolo dei consiglieri uscenti del C.S.M. ha rappresentato
( come del resto era successo spesso nel passato) una brutta pagina per
il nuovo Consiglio. A tutti gli ex consiglieri senza distinzione alcuna
è stato attribuito dalla maggioranza il massimo dei punteggi e tutti sono
stati destinati alle sedi da loro richieste ( tra l'altro con notevole
ritardo, anche facendo un paragone con i precedenti Consigli). Con ciò
è stato reso un brutto servizio a tutti: a chi sperava di poter concorrere
a posti che sono stati invece assegnati senza alcun concorso reale, agli
stessi consiglieri uscenti larga parte dei quali non era certo alla ricerca
di privilegi e non merita dubbi e sospetti al riguardo, alla stessa istituzione
consiliare che si presta ad accuse di favoritismi e di incapacità di governare
con correttezza.

Ad onore dei singoli va rimarcato che vi erano posizioni largamente
differenti. Vi erano colleghi che hanno chiesto di rientrare nel posto
d'origine (i consiglieri Mattone, Iacopino, Caferra, Smirne, Natoli e
Parziale) ed altri che avrebbero comunque vinto con assoluta certezza
anche un regolare concorso (Gilardi e Rossi alla Corte di cassazione,
Cassano al massimario della Corte di Cassazione). Ma vi sono anche situazioni
in cui l'ex consigliere aspirante sarebbe risultato sicuramente soccombente
in un concorso ordinario. E' il caso della dott. ssa Romei Pasetti ( 33
anni di anzianità) che si è vista assegnare il posto di Avvocato generale
a Milano e del dott. Gallo ( 23 anni di anzianità di cui solo otto alla
sezione lavoro, cessati nel 1992) che si è visto nominare Presidente della
sezione lavoro del Tribunale di Roma.

Ma a nulla sono servite le argomentazioni e quel principio secondo cui
"per i casi dubbi il collocamento fuori ruolo, l'aspettativa o l'elezione
al C.S.M. non devono comportare indebiti vantaggi". Anche nei casi pi
evidenti solo gli 8 consiglieri eletti dall'alleanza Magistratura Democratica
- Movimento per la Giustizia - Art. 3 e il Presidente della Cassazione
Marvulli hanno votato contro.

La brutta pagina del Consiglio è stata completata dal comportamento strumentale
dei componenti laici indicati dall'attuale maggioranza governativa che
hanno colto l'occasione per un volgare attacco politico ad Armando Spataro.
I laici del Polo hanno votato a favore di tutti i rientri in ruolo (salvo
l'avv. Buccico che si è sempre astenuto), l'unica riassegnazione cui hanno
votato contro è stata quella del dott. Spataro. Potevano esservi perplessità
nel merito sulla domanda da lui presentata per il posto di Procuratore
Aggiunto per la presenza di potenziali concorrenti pi anziani, ma nulla
poteva giustificare un tale comportamento discriminatorio (specie in relazione
al voto espresso per le altre posizioni).

Ora la vicenda è chiusa, ma restano alcuni insegnamenti per il futuro
e molta amarezza. Sfido chiunque a sostenere che la maggioranza del Consiglio
abbia trovato il coraggio per esaminare con rigore le richieste formulate,
uscendo da ogni logica di gruppo e di corporazione. E vorrei pi coerenza
da parte di chi ( come alcuni colleghi di Unicost) a parole sforna ottimi
comunicati e condivisibili proposte per il futuro, ma poi nei fatti si
rende pienamente corresponsabile di questo esito negativo, votando a favore
dell'attribuzione del massimo dei punteggi a tutti gli ex consiglieri
e dicendo di sì a tutti. Ora attendiamo in tempi brevi un intervento che
limiti in maniera drastica l'ambito di applicazione del concorso virtuale,
senza alcuna demagogia, ma impedendone un uso disinvolto che è stato fonte
di favoritismi .

Un'ultima riflessione: questa applicazione del rientro in ruolo per gli
ex consiglieri è stata l'ultima, in quanto la nuova legge elettorale prevede
non solo l'obbligo di rientro nel posto di origine, ma l'assurdo e punitivo
divieto per i prossimi consiglieri uscenti a partecipare a concorsi per
i successivi due anni. All'incapacità della magistratura di autodisciplinarsi
è corrisposto un intervento discriminatorio da parte del legislatore.
Dobbiamo tutti trarne una lezione.
Nella sezione "Info CSM" vi è l'intervento
svolto in plenum da Luigi Marini, che è anche componente della III
commissione consiliare, ovvero della commissione che ha istruito la pratica.

24 03 2003
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