Magistratura democratica, fedele all'unica interpretazione possibile
dell'art. 11 della Costituzione, ha sempre condannato il ricorso alla
guerra come metodo per garantire la sicurezza internazionale, così come
è ferma nel condannare senza riserve qualunque forma di terrorismo,
chiunque ne sia l'autore e qualunque siano le sue motivazioni.
E' questo il terreno proprio dei giuristi.
Contrapporre alla forza delle armi il diritto e i diritti dei popoli e
delle persone, su una base di pari dignità, è stata l'idea che ha fatto
progredire il mondo lungo il cammino della pace, con la creazione e lo
sviluppo delle Nazioni Unite e la nascita delle Corti internazionali di
giustizia.
E' un processo che i giuristi debbono e possono contribuire a rendere
effettivo, senza nascondersi le attuali difficoltà, ma con la tenacia di
chi sa che la ragione dovrà prevalere.
Le ragioni della manifestazione indetta a Roma sabato 20 marzo 2004 si
inseriscono appieno in questo percorso ed hanno la nostra pi totale
adesione.