presentazione di ageMDa 2006

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Dopo essersi occupata di giustizia e di Costituzione, agemda affronta,
nel 2006, il tema della legalità: scelta quasi ovvia
per Magistratura democratica, e tuttavia densa di problemi
e di asprezze.
Non certo perch vi siano dubbi circa il versante
in cui collocarsi, soprattutto in un Paese in cui illegalità e prevaricazione
sembrano diventate cultura ed esperienza diffuse! Ma perch il termine
"legalità" non è privo di valenze ambigue: in parte fisiologiche, in parte
determinate da utilizzazioni improprie o parziali.

Due immagini,
comparse sui media negli ultimi anni, scolpiscono questa situazione
pi di lunghi discorsi.

La prima raffigura giovani determinati e attenti,
volti sorridenti, cartelli inneggianti alla legalità in una città con lenzuoli
bianchi ai balconi: è Palermo, una manifestazione del "Comitato
dei lenzuoli", in cui la legalità è individuata come speranza
di cambiamento, di riscatto, di democrazia.

La seconda immagine
ci porta a Parigi. I volti raffigurati sono assai simili ai primi, ma ora
sono pieni di rabbia e di lacrime, e i cartelli sono a terra: in nome
della legalità la polizia ha appena sfondato la porta di una chiesa,
trascinando fuori donne, uomini, bambini colpevoli solo di non essere
nati in Francia. Le immagini svelano, pi di ogni analisi, la complessità
e le contraddizioni sottostanti al concetto di legalità.
La politica
le conosce da sempre; i soggetti deboli le hanno, anch'essi da sempre,
provate sulla loro pelle. Ma l'ambiguità è stata in gran parte sciolta
dal costituzionalismo contemporaneo e, per noi, dalla Carta
fondamentale del 1947, il cui articolo 3 offre parametri sicuri per una
definizione costituzionalmente orientata della legalità:
"Tutti i cittadini
hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali.
E' compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando
di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti
i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

E' questa la legalità costituzionale che è, per noi, punto di riferimento
sicuro, chiara stella polare: veicolo di inclusione per tutti e non fattore
di discriminazione per alcuni.
L'avvertenza è d'obbligo: un'agenda non è un saggio ed è fatta,
per definizione, di flash, di fatti, di avvenimenti, di riflessioni, di chiavi
di lettura, di ricordi, di progetti"
Ma c'è di pi. Agemda è un diario
un po' particolare nel panorama delle pubblicazioni di questo tipo:
è un'agenda di nicchia nel senso (speriamo) buono del termine;
non ha finalità commerciali, ma vuole essere uno strumento
di riflessione per tutti e di formazione per i pi giovani (che, negli anni
scorsi, hanno mostrato di apprezzarla oltre le nostre aspettative).
L'abbiamo, dunque, pensata come un percorso: incompleto, perch
ciascuno possa riempire, con la sua riflessione, le molte pagine bianche
(quelle reali e quelle immaginate). Anche così si costruisce legalità.

Nella predisposizione di questo percorso sono stati con noi molti
importanti testimoni della nostra epoca, eterogenei per cultura
e per esperienza ma egualmente impegnati nel ricercare le strade
della legalità e nel denunciarne le violazioni.
In particolare, ci hanno
regalato pensieri, esperienze, emozioni, disegni, fotografie: Altan,
Luisa Bossa, Luigi Ciotti, Vincenzo Cottinelli, Titti Di Salvo, Elle Kappa,
Edoardo Gianotti, Beppe Grillo, Luca Mercalli, Angela Oriti,
Luis Sepúlveda, Clara Sereni, Staino, Corrado Stajano, Gino Strada,
Antonio Tabucchi, Fabrizio Vanorio, Alex Zanotelli. Tutti, ovviamente,
li ringraziamo. Nella piena autonomia dei giudizi e delle valutazioni
di ciascuno, il loro contributo ha consentito di definire un percorso
pieno di stimoli e di sollecitazioni.
Agemda 2006 è stata curata, con me, da Angelo Caputo,
Stefano Erbani, Davide Pati e Rita Sanlorenzo.
Il testo è stato chiuso
nel luglio 2005 e con riferimento a tale data vanno, conseguentemente,
lette le notizie relative agli avvenimenti in divenire.
I flash riportati
a piè di pagina riguardano, per scelta, la sola situazione italiana
(e alcuni eventi internazionali che hanno avuto su di essa dirette
ricadute).

I lettori pi attenti rileveranno che alcuni anniversari
sono già stati riportati in anni precedenti: non è ripetizione
ma segnale di continuità, frutto dell'intreccio di temi come la giustizia,
la Costituzione, la legalità.

C'è, quest'anno, una importante novità: il coinvolgimento,
nella ideazione e nella costruzione di agemda,
di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Trattando di legalità è un incontro in qualche misura inevitabile.

Vogliamo che esso abbia un seguito, in futuro, anche con altre
associazioni.
A Libera sarà devoluto ogni utile conseguente
alla diffusione di agemda.

Buona lettura e buon lavoro.

luglio 2005

livio pepino

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10 10 2005
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