La Giunta Esecutiva Centrale rileva che le gravissime recenti
dichiarazioni del Presidente del Consiglio on. Berlusconi mettono in
crisi il principio della divisione dei poteri e delegittimano la
funzione giudiziaria.
Queste dichiarazioni fanno seguito all'attacco rivolto il 30 gennaio
scorso alle sezioni unite della Cassazione che hanno rigettato la
istanza di rimessione dei procedimenti in corso a Milano per corruzione
giudiziaria e alle dichiarazioni offensive per l'intera magistratura
italiana pronunziate dinanzi al Parlamento europeo.
Il Presidente Berlusconi, Presidente di turno del Consiglio dell'Unione
europea, ha ripetutamente proiettato l'attacco alla magistratura
italiana al livello europeo e le ultime dichiarazioni mettono in crisi
la fiducia dei cittadini nella funzione giudiziaria in quanto tale.
Come magistrati italiani troviamo conforto e saldo punto di riferimento
nelle ferme parole pronunziate dal Presidente della Repubblica Ciampi,
che ha voluto ricordare "che i cittadini italiani guardano la
magistratura con piena fiducia".
Come magistrati europei abbiamo vivamente apprezzato le parole del
Presidente del parlamento europeo Cox che ha richiamato il principio che
i magistrati "sono parte fondamentale e necessaria per la realizzazione
dello stato di diritto, e per questo, si devono rispettare".
La gravità dell'attacco alla funzione giudiziaria è stato colto
immediatamente dalle associazioni europee dei magistrati che, nel
manifestare solidarietà alla magistratura italiana, hanno ribadito i
principi fondamentali dell'indipendenza della magistratura e della
necessità di promuovere la fiducia dei cittadini sulla giustizia.
I magistrati italiani insieme a tutti i colleghi europei sono impegnati
nella costruzione dello "spazio europeo di giustizia sicurezza e
libertà" che non può prescindere dall'indipendenza e dall'autonomia
della magistratura.
La Giunta Esecutiva Centrale dell'Anm, riservandosi ogni ulteriore
iniziativa, ha sin d'ora deliberato in via di urgenza di indire
assemblee in tutti gli uffici giudiziari la mattina del 18 settembre
2003 con sospensione dell'udienze per la durata di 15 minuti per la
lettura di un documento che richiami i principi fondamentali sulla
giurisdizione.