Pubblicato su Magistratura Democratica (http://old.magistraturademocratica.it/platform)

Controriforma: no a chi vuole un'applicazione anticipata

La scorsa settimana, quando in Terza commissione del Csm si doveva proseguire nella trattazione del concorso ordinario per la nomina di diciassette posti di consigliere di cassazione da tempo aperto, la cui definizione è possibile in pochi giorni, il consigliere Primicerio di Unità per la Costituzione ha posto formalmente la questione pregiudiziale dell'applicabilità in via d'urgenza del decreto legislativo riguardante l'organico della Cassazione e della Procura generale, nella parte in cui prevede una procedura speciale per il conferimento delle funzioni di legittimità ai magistrati di appello destinati al Massimario e alla PG indipendentemente dal possesso dei requisiti che, secondo le regole vigenti, lo consentirebbero.

Secondo la proposta (condivisa da Spangher, Ventura Sarno -Cdl- e Mammone - MI ) il Consiglio dovrebbe essere pronto ad applicare questa procedura speciale il giorno successivo alla entrata in vigore del decreto delegato (4 maggio 2006). Civinini e Fici hanno espresso voto contrario.

In questo modo verrebbe bloccata la doverosa definizione di un concorso che interessa centinaia di colleghi e il funzionamento stesso della Corte di cassazione in questi momenti di grandi difficoltà, per anticipare, nell'interesse di pochi magistrati, un'attività discrezionale prevista da una norma che lo stesso Consiglio ha ritenuto, nei suoi pareri, incostituzionale.

Eppure lo stesso Congresso della ANM ed il Programma della nuova GEC hanno, all'unanimità, chiesto espressamente al CSM di non anticipare l'applicazione, in nessuna sua parte, di una controriforma contro la quale abbiamo fatto quattro scioperi ed innumerevoli iniziative.

Dobbiamo prendere atto che per i Consiglieri di Unità per la Costituzione e di Magistratura indipendente l'unanime richiesta dei magistrati e i deliberati coi quali nelle sedi associative si chiede l'abrogazione o (quantomeno) la sospensione generalizzata della legge Castelli sono parole al vento, soccombenti di fronte all'interesse di un limitato numero di colleghi, costituitisi in micro-corporazione, a fregiarsi anticipatamente della qualifica di "consigliere" di cassazione pleno iure.


Indirizzo:
http://old.magistraturademocratica.it/platform/2006/03/20/controriforma-no-chi-vuole-unapplicazione-anticipata