Nel corso dell'incontro verrà presentato il "Libro Bianco sulla scopertura degli organici negli uffici di procura" elaborato da Md.
Nel corso dell'incontro verrà presentato il "Libro Bianco sulla scopertura degli organici negli uffici di procura" elaborato da Md.
Il disegno di legge n. 733-B attualmente all'esame del Senato prevede varie innovazioni che suscitano rilievi critici. In particolare, riteniamo necessario richiamare l'attenzione della discussione pubblica sulla norma che punisce a titolo di reato l'ingresso e il soggiorno illegale dello straniero nel territorio dello Stato, una norma che, a nostro avviso, oltre ad esasperare la preoccupante ten-denza all'uso simbolico della sanzione penale, criminalizza mere condizioni personali e presenta molteplici profili di illegittimità costituzionale.
Gentile Ministro ALFANO:
Leggo di Sue dichiarazioni in una intervista televisiva, secondo cui le nomine dei dirigenti degli uffici giudiziari avverrebbero sulla base di una "lottizzazione...messa in atto in modo sistematico attraverso un ‘plannig' " seguito dal CSM in luogo della necessaria individuazione dei "migliori".
Signor Ministro,
siamo Procuratori della Repubblica e Procuratori Aggiunti nominati dall'attuale C.S.M. e vogliamo rappresentarLe il nostro profondo disappunto per il contenuto delle affermazioni da Lei fatte nel corso dell'intervista al Tg 2 del 10 giugno u.s..
Il CSM, attualmente in carica, ha acquisito il merito storico di avere saputo dare leale, puntuale, risoluta, corretta attuazione alla riforma dell'ordinamento giudiziario.
Uno dei punti cardine della riforma è costituito dai nuovi criteri di nomina dei dirigenti degli Uffici giudiziari, con l'abbandono del criterio dell'anzianità in favore del merito e delle attitudini direttive e con l'introduzione della temporaneità degli incarichi.
Patrimonio fondamentale di ciascun magistrato, ed in particolare di chi svolge funzioni di direzione e di coordinamento, è la credibilità personale ed istituzionale, che genera fiducia nelle forze dell'ordine e soprattutto nei cittadini che si rivolgono quotidianamente alla magistratura.
Il CSM, attualmente in carica, ha acquisito il merito storico di avere saputo dare leale, puntuale, risoluta, corretta attuazione alla riforma dell'ordinamento giudiziario.
Uno dei punti cardine della riforma è costituito dai nuovi criteri di nomina dei dirigenti degli Uffici giudiziari, con l'abbandono del criterio dell'anzianità in favore del merito e delle attitudini direttive e con l'introduzione della temporaneità degli incarichi.
"Il CSM in carica si è vista riconosciuta -suo malgrado- una funzione in qualche modo "storica": quella di dare applicazione ad una complessiva riforma dell'Ordinamento Giudiziario che attendeva da molti lustri l'adempimento delle prescrizioni della VII disposizione transitoria della nostra Carta fondamentale.
Magistratura democratica