Sommario

Editoriale

Torniamo in questo numero a trattare dei centri di detenzione.
Con la chiusura del centro di Milano l'argomento è uscito dall'attenzione dei mezzi di comunicazione di massa, ma resta attuale. Alcuni centri sono in ristrutturazione, altri stanno per aprire. Le scelte di politica legislativa e quelle amministrative non cambiano anche se l'efficacia diretta di questo strumento per l'esecuzione delle espulsioni risulta assai modesta.
Lo dimostra L. Pepino nel suo intervento sul tema, dati disponibili alla mano.
Il costo in termini di compressione dei diritti degli interessati resta altissi-mo e gli strumenti di intervento giurisdizionale sono insufficienti. Molto e-levate sono le percentuali di provvedimenti di convalida in ragione dell'ampiezza dei presupposti che consentono il trattenimento nei centri, mentre tempi e costi del ricorso in Cassazione sono incompatibili con la du-rata della misura e con un'efficace tutela.
In materia la giurisprudenza apre spiragli di luce sulla prassi illegittima delle reiterazioni a catena della misura, ma assume anche atteggiamenti di chiusura sulla condizione di chi non è libero, ma al contempo non ha i diritti di un detenuto nemmeno nei rapporti con l'autorità giudiziaria. Si veda al riguardo il commento di A. D'Agostino e F. Corvaja.
A proposito della tendenza verso un diritto speciale degli stranieri, perfino in un campo che tradizionalmente non desta intenso allarme sociale come quello dei minorenni, si segnala l'intervento di L. Miazzi sul Regolamento pubblicato nel numero precedente della Rivista circa i compiti, in potenziale conflitto permanente con le competenze dei Tribunali per i minorenni, del Comitato ministeriale, in particolare sul rimpatrio assistito.
In merito al preoccupante e distinto fenomeno della sottrazione interna-zionale di minorenni si veda il commento di W. Citti su provvedimenti editi nell'apposita sezione di giurisprudenza.
Circa il difficile ruolo degli avvocati nell'attuazione del diritto umanitario, tanto conclamato quanto impraticabile, si rinvia all'articolo di J. A. Gol-dstone.

Molti altri spunti interessanti vengono dalla giurisprudenza.
Pubblichiamo, unitamente al commento di F. Curi, la sentenza di assolu-zione degli occupanti stranieri della Basilica bolognese di S. Petronio che ha suscitato reazioni, raccolte dalla stampa, scomposte quanto poco informate giuridicamente.
Di rilievo anche un innovativo provvedimento, commentato da V. Ferra-ris, di sequestro preventivo di un immobile usato in tesi d'accusa per favori-re l'ingresso e la permanenza in Italia di prostitute prive di titolo di soggior-no e oggetto di lucroso sfruttamento.
Molti provvedimenti si occupano del diritto alla comunicazione degli atti in lingua conosciuta dal destinatario e del relativo accertamento in sede giu-risdizionale.
Il tema è di portata generale come dimostra l'importante apertura della Cassazione penale sulla necessità di traduzione delle ordinanze applicative di misure coercitive personali.
Mentre stavamo chiudendo in redazione il presente numero è stata deposi-tata l'attesa sentenza della Corte costituzionale sulla legittimità di alcuni aspetti (principalmente termini brevi per il ricorso giurisdizionale e la deci-sione; possibilità di sospendere il provvedimento) del procedimento di im-pugnazione davanti al Tribunale ordinario dei decreti di espulsione cui dedi-chiamo un primo perplesso commento di N. Zorzella.

Nella parte dedicata ai documenti pubblichiamo la recente legge spagnola con la quale un paese in piena espansione economica con un governo di cen-tro destra ha per ora puntato su una gestione del fenomeno migratorio basa-ta sull'integrazione sociale degli stranieri secondo meccanismi non rigidi come quelli di altri paesi europei, compresa l'Italia, sia sul fronte del sog-giorno, sia su quello delle sanzioni da applicare con gradualità proporziona-ta al grado di gravità della violazione legale.
Completano la rivista molti utili documenti italiani e la consueta sezione di segnalazioni e recensioni.