Pubblicato su Magistratura Democratica (http://old.magistraturademocratica.it/platform)

Primarie di AREA

Magistratura Democratica e Movimento per la giustizia-art. 3 organizzano una consultazione generale per la scelta dei candidati alle prossime elezioni del Consiglio Superiore della Magistratura, allargata a tutti i magistrati, anche non formalmente iscritti ai due gruppi, che si riconoscano in un'area che si caratterizza nella condivisione di linee programmatiche comuni.
Dell'area dunque fanno parte Magistratura democratica e Mov-3 con le rispettive identità, ma in essa devono poter trovare espressione tutti quei magistrati che - non  intendendo aderire a nessuno dei due gruppi -  condividono i valori e l'azione concreta di un certo modo di praticare l'associazionismo: di qui la scelta di operare l'apertura a candidature indipendenti.
Sia chiaro: quello che proponiamo non è la fusione tra due gruppi associativi,  ma una stabile e duratura strategia di impegno comune sui temi dell'autogoverno, fondata su un programma dettato dalla condivisione dei valori relativi alla funzione giurisdizionale, al ruolo del magistrato ed al compito di garanzia spettante al Consiglio Superiore della Magistratura. Pensiamo ad una proiezione che punti più in là del momento elettorale, e della designazione dei singoli rappresentanti al CSM: noi puntiamo ad un determinante impegno unitario, che sarà fondamentale per la futura tutela dell'indipendenza della giurisdizione e per l'attuazione di un buon autogoverno.

Tutti sanno che la pessima legge elettorale oggi in vigore, che inutilmente abbiamo chiesto cambiasse nel senso di garantire la rappresentanza proporzionale, costringe ad un'attenta scelta del numero  dei candidati al fine di evitare una pericolosa  dispersione di voti.
Tutti lamentano - a parole - gli effetti perversi di tale meccanismo, che attribuisce alle dirigenze dei gruppi associativi un potere pressoché assoluto sulla scelta dei candidati: in realtà, come l'esperienza anche contemporanea dimostra, al di là delle affermazioni di principio, alle denunce ed alle accuse sono seguiti sin qui ben pochi fatti, posto che  altri gruppi hanno già designato i propri candidati,  senza discostarsi in nulla dai metodi tradizionali.
Noi invece pensiamo che per rafforzare l'autogoverno - esigenza questa tanto più essenziale in previsione della futura composizione del prossimo Consiglio -, bisogna dare ai suoi componenti la massima legittimazione, che deriva innanzitutto dal consenso dei magistrati, anche di quelli che non sono iscritti a nessun gruppo ma che pretendono di poter incidere sulla scelta facendo valere non le appartenenze, ma le idealità ed i valori.
Per non lasciare queste convinzioni nella sfera delle affermazioni di principio, abbiamo deciso di dar corso ad elezioni primarie.
Abbiamo prima sostenuto la proposta  della consultazione preelettorale nell'ambito dell'ANM, che, come tutti sanno, non si è svolta per il rifiuto di Magistratura Indipendente, che è la responsabile della sua mancata realizzazione: abbiamo ritenuto di procedere comunque per la strada che era stata imboccata, che secondo noi è quella che meglio risponde alle esigenze della magistratura intera, e del suo autogoverno, in questo momento.
Abbiamo deciso di dar corso a primarie vere, dalle quali saranno decise le candidature al prossimo Consiglio Superiore della Magistratura: riportiamo di seguito il regolamento che abbiamo adottato al fine di garantire una consultazione trasparente, realmente democratica,  ed al contempo funzionale a garantire sia la partecipazione paritaria dei candidati indipendenti sia la conservazione della consistenza rappresentativa dei nostri due gruppi. 

Contiamo sulla massima partecipazione dei magistrati a questa consultazione, come momento significativo di un coinvolgimento dell'elettorato nella concreta gestione dell'autogoverno, finalizzato ad accrescerne autorevolezza ed effettività.

Rita Sanlorenzo - Segr.Md
Valerio Fracassi - Segr.Mov-Art.3

Profili e linee programmatiche dei candidati


Indirizzo:
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