Il controllo della pubblica opinione sull'operato della magistratura è elemento stesso della democrazia. Ma campagne di delegittimazione e insulti nei confronti del magistrati, soprattutto se provengono da esponenti delle istituzioni , danneggiano la giustizia e minano la credibilità delle istituzioni.
In questi ultimi giorni un pubblico ministero di Milano è stato accusato di golpismo ed accanimento giudiziario solo per avere nella funzione di pubblica accusa presentato le sue motivate richieste al giudice. Nella trasmissione televisiva del servizio pubblico "Porta a Porta" sul caso Cogne è stato consentito di accusare, senza replica, i magistrati che hanno condotto le indagini di coprire i veri responsabili dell'omicidio.
In Calabria una indagine giudiziaria ha fatto emergere un quadro di delegittimazione orchestrata ai danni di magistrati impegnati nei confronti della criminalità organizzata. I magistrati di sorveglianza di Roma sono stati oggetto di aggressione solo per aver applicato dei benefici previsti dall'ordinamento penitenziario e dalle leggi collegate.
L'Anm esprime stima e solidarietà a questi colleghi nella convinzione che un corretto sistema istituzionale non può tollerare l'offesa e la delegittimazione della funzione giurisdizionale.