Cronache dal Consiglio n. 56

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CRONACHE DAL CONSIGLIO
Maria Giuliana Civinini, Luigi Marini,
Francesco Menditto, Giuseppe Salmè, Giovanni Salvi

NOTIZIARIO N. 56 maggio 2006

OGGETTO: PLENUM 4, 10, 17 e 31 maggio 2006 e
LAVORI DI COMMISSIONE


  1. Dal plenum
    1. Conferimento di incarichi direttivi e semidirettivi;
    2. Finalmente una nomina che premia la professionalità;
    3. Le nomine della solita maggioranza;
    4. Criteri di organizzazione e di assegnazione degli affari per alcuni uffici giudicanti.
  2. Dalle Commissioni
    1. Proposte di nomina per incarichi direttivi e semidirettivi;

Dal plenum


1. Conferimento di incarichi direttivi e semidirettivi.

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Sono stati conferiti all'unanimità i seguenti incarichi direttivi e
semidirettivi:

  • Presidente della Corte d'Appello di Cagliari al dott. Vincenzo
    Olivieri
    , Presidente di sezione della Corte d'Appello di Palermo;

  • Presidente della Corte d'Appello di Perugia al dott. Antonio Bonajuto,
    Presidente di sezione lavoro della Corte d'Appello di Napoli;

  • Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di
    Catania al dott. Giovanni Tenebra
    , Capo del Dipartimento dell'Amministrazione
    penitenziaria del Ministero della Giustizia;

  • Presidente di sezione della Corte d'Appello di Bari (due posti) ai
    dott.ri Francesco Montaruli e Aldo Napoleone
    , rispettivamente consigliere
    della Corte d'Appello di Bari e Presidente di sezione del Tribunale di Bari;

  • Presidente di sezione del Tribunale di Agrigento al dott. Franco
    Messina,
    giudice del Tribunale di Trapani;

  • Presidente di sezione del Tribunale di Venezia al dott. Maurizio
    Gionfrida
    , giudice del Tribunale di Padova;

  • Presidente di sezione del Tribunale di Brescia al dott. Augusto Angelo
    Bitonte
    , consigliere della Corte d'Appello di Brescia;

  • Presidente di sezione del Tribunale di Nocera Inferiore alla dott.ssa
    Anna Allegro
    , giudice del Tribunale di Salerno;

  • Presidente aggiunto della sezione GIP del Tribunale di Venezia alla
    dott.ssa Giuliana Galasso
    , giudice del Tribunale di Padova.



2. Finalmente una nomina che premia la professionalità.


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Mario Buffa è stato nominato Presidente della Corte d'Appello di Ancona;
proposto da Md e Movimenti in contrapposizione con Vincenzo Oliveri, proposto da
Unicost e Mi. La delibera in favore di Buffa ha avuto lo stesso numero di voti
dell'altra e quindi è stata approvata per esser Buffa pi anziano di Oliveri.
La nostra proposta ha avuto il voto anche dei capi di Corte, Berlinguer e
soprattutto Di Federico, la cui opzione per Buffa è stata dunque determinante
per evitare che si producesse la solita, granitica maggioranza Polo, Unicost,
Mi, che ha caratterizzato e segnato pesantemente l'intera consiliatura.
Il voto di Di Federico non è frutto di accordi sottobanco, ma della
istruttoria che è stata svolta in Commissione. Dall'audizione dei due
candidati è emerso lo straordinario profilo di un magistrato che ha dedicato
tutta la sua vita alla giurisdizione e in particolare all'organizzazione degli
uffici. Buffa è stato uno dei primi magistrati ad introdurre l'informatizzazione
negli uffici ed è riuscito ovunque a ridurre drasticamente le pendenze. Questo
impegno organizzativo è sempre stato accompagnato dalla pi elevata
professionalità, tanto nel civile (suo campo di origine), quanto nel penale. In
quest'ultimo settore ha trattato come presidente di Corte d'Assise e di
Corte d'Assise d'appello i pi grandi processi di criminalità organizzata.
E' anche a questo impegno che si deve la sconfitta verticale della Sacra
Corona Unita, nel pi assoluto rispetto delle regole e dei tempi del processo
(livello altissimo di conferma e nessuna scarcerazione per decorso dei termini).
Ciò che ha particolarmente colpito Di Federico (secondo le sue dichiarazioni
in commissione e in plenum) è stata la particolare competenza nella
gestione di sistemi informatizzati applicati agli uffici giudiziari, dimostrata
nell'audizione.
Insomma, per una volta almeno siamo riusciti a impedire che si consumasse un'ennesima
violazione delle regole in danno di un valoroso magistrato.



3. Le nomine della solita maggioranza.


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Quanto verificatosi nella nomina del Presidente della Corte d'Appello di
Ancona non è stato invece possibile nella vicenda del posto di presidente di
sezione del Tribunale di Venezia. Qui la solita maggioranza ha consentito che
Gian Maria Pietrogrande fosse nominato al posto di Daniela Perdibon e ciò
nonostante non solo il divario di età e di esperienze (la Perdibon presiede la
sezione in cui Pietrogrande siede a latere! La collega ha per lunghi periodi
presieduto di fatto la Sezione), ma anche il chiaro messaggio inviato dal
presidente di Sezione. Per una volta infatti un dirigente, in sede di audizione,
aveva con molta chiarezza portato elementi di fatto che indicavano la prevalenza
della Perdibon su Pietrogrande.
Per la nomina del presidente della Sezione GIP del Tribunale di Bologna, poi,
si è preferito il dr. Floridia al dr. Grassi, bench il primo avesse riportato
una condanna disciplinare alla censura, per fatti commessi proprio quale GIP!
Addirittura, per contrastare il fatto evidente dell'incompatibilità della
nomina di un magistrato nell'ufficio e per le funzioni nelle quali aveva
riportato una condanna disciplinare, si è cercato di buttare fango sul dr.
Grassi, asserendo che lo stesso se l'era cavata da un'incolpazione
disciplinare solo per decadenza dell'azione. In realtà, indipendentemente
anche da ogni pur ovvia considerazione circa la differenza tra le due
situazioni, era evidente dalla lettura della sentenza che nessun addebito poteva
muoversi al dr. Grassi, come riconosciuto dalla stessa procura generale. Il dr.
Grassi, certamente molto pi giovane del dr. Florida, ha comunque una lunga
esperienza quale giudice istruttore prima e quale GIP poi, conducendo a termine
positivamente alcuni dei pi importanti processi (tra cui quello per la strage
del 2 agosto).
Anche per quanto riguarda le presidenze delle Sezioni dei Tribunali di Varese
e Sassari si è omesso di considerare il valore dei due candidati di minoranza e
sono stati nominati rispettivamente il dott. Ottavio D'Agostino e la dott.ssa
Plinia Clara Atzena. Addirittura per il dr. Magi (proposto per il Tribunale di
Varese) non si è per nulla valutato il parere del Consiglio giudiziario, che ne
attestava le grandi capacità organizzative e i risultati ottenuti nella
riduzione delle pendenze e nello smaltimento del lavoro. Al contrario, la
proposta di maggioranza utilizzava persino i pareri del presidente del Tribunale
(sottoscritto insieme al Procuratore della Repubblica!), nei quali erano
contenuti livorosi e generici giudizi, bench il consiglio giudiziario ne
avesse con chiarezza dimostrato tanto l'infondatezza in merito, quanto la
motivazione in contrasti interni all'ufficio. Invece di inserire tali pareri
nei fascicoli dei due dirigenti al fine delle valutazioni della loro
professionalità, come imporrebbe la circolare in proposito, se ne voleva
addirittura trarre elementi di valutazione negativa per un magistrato di valore!
Fortunatamente la nostra ferma opposizione ha portato a emendamenti soppressivi
di tale parte della proposta di maggioranza.



4. Criteri di organizzazione e di assegnazione degli affari per alcuni uffici giudicanti.

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Prosegue il lavoro della Settima Commissione di raccolta ed esame di tutte le
proposte tabellari per il biennio 2002-2003, approvate dal C.S.M., così da
poter estrapolare i criteri organizzativi maggiormente utilizzati dagli uffici
giudiziari.
L'elaborazione ottenuta vuole da un lato avviare un'opera di
razionalizzazione dei criteri organizzativi adottati dai vari uffici alla luce
di un'esperienza ormai pluriennale del sistema tabellare, dall'altro mira ad
individuare ed a fornire ai dirigenti degli uffici un panorama delle possibili
soluzioni organizzative, sottoposte al vaglio consiliare e ritenute rispondenti
alla legge ed a criteri di buona amministrazione, senza alcun intento di
precostituzione di un modello rigido o tendenzialmente ottimale di
organizzazione degli uffici giudiziari; la predisposizione di un progetto
organizzativo è attività che rientra nella discrezionalità del dirigente dell'ufficio
giudiziario, che potrà in tal modo avere un ulteriore strumento informativo per
la predisposizione del suo programma organizzativo.
Con tale iniziativa il C.S.M. vuole anche stimolare la realizzazione di un
altro pi specifico obiettivo del sistema tabellare, quello cioè di costituire
un progetto organizzativo volto a conferire efficienza al servizio giustizia
attraverso un programma chiaro e controllabile, efficacemente attuato.
Dopo le delibere del 4-11-2004 relativa agli uffici requirenti e del
19-10-2005 relativa alle Corti d'Appello, è stata approvata il 31 maggio
quella relativa agli uffici giudicanti di I grado con organico fino a 19
magistrati e agli uffici GIP-GUP.
Pi precisamente per i primi sono stati elaborati due sistemi, uno per gli
uffici organizzati in una sezione unica promiscua ed un altro per quelli uffici
organizzati in sezioni.
Per gli uffici GIP-GUP si è proceduto separatamente, ma solo per quelli
strutturati con almeno tre magistrati, con indicazione delle soluzioni
organizzative individuabili sulla base delle ultima tabelle approvate dal C.S.M.

Dalle Commissioni



1. Proposte di nomine per incarichi direttivi e semidirettivi.
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La Quinta commissione ha proposto all'unanimità per il conferimento dei
seguenti incarichi direttivi e semidirettivi:

  • Presidente del Tribunale di Napoli al dott. Carlo Alemi, Presidente
    del Tribunale di S.Maria Capua Vetere;

  • Presidente del Tribunale di Avellino al dott. Michele Rescigno,
    consigliere della Corte d'Appello di Napoli;

  • Presidente di sezione della Corte d'Appello di Firenze al dott.
    Antonio Chini
    , giudice del Tribunale di Siena;

  • Presidente di sezione del Tribunale di Verona (due posti) ai dott.ri
    Antonio Ievolella e Vincenzo Rizzo
    , rispettivamente giudice presso lo stesso
    Tribunale e consigliere della Corte d'Appello di Trento.

Per l'incarico di Procuratore della Repubblica di Montepulciano sono
stati proposti il dott. Pietro Allotta (Berlinguer, De Nunzio, Di
Federico, Lo Voi e Meliadò), sostituto procuratore della Repubblica presso il
Tribunale di Latina, ed il dott. Giuseppe Paci (Salvi), giudice del
Tribunale di Montepulciano.
Per l'incarico di Presidente del Tribunale di Termini Imerese, sono
stati proposti il dott. Leonardo Guarnotta (Berlinguer, De Nunzio, Di
Federico, Meliadò e Salvi), che già ricopre tale incarico a seguito di
delibera annullata dal Consiglio di Stato, ed il dott. Antonio Carollo (Salvi),
giudice presso lo stesso tribunale.
Per l'incarico di Procuratore della Repubblica del Tribunale per i
minorenni di Perugia
sono stati proposti il dott. Alberto Bellocchi
(Berlinguer, De Nunzio, Lo Voi e Meliadò), sostituto procuratore generale
presso la Corte d'Appello di Perugia, e la dott. ssa Giovanna Torero
(Salvi), giudice del Tribunale per i minorenni di Perugia; astenuto Di Federico.

08 06 2006
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