05 mar 2003
1. La giustizia disciplinare. Perch in questi anni è cresciuta la sua importanza
1. La giustizia disciplinare. Perch in questi anni è cresciuta la sua importanza
1. Il ritorno alla giurisdizione come "epurazione"
La presenza dei magistrati al Ministero della Giustizia ha registrato, nell'ultimo anno, un intenso turn over. Da un lato, infatti, molti sono ritornati a svolgere funzioni giurisdizionali; dall'altro, invece, molti - pi di 30 - sono stati chiamati a far parte dei diversi comparti del Ministero a partire dalla funzione di capo di gabinetto (dott. Nebbioso) e di vice capo di gabinetto (dott. Papa).
E' dalla sesta consiliatura (1981-1986) che Magistratura democratica
documenta, nel proprio notiziario, l'attività del Consiglio
superiore della magistratura. Così è accaduto anche nel quadriennio
che sta per chiudersi, nel corso del quale, accanto alla
documentazione cartacea, è stata realizzata, a cura degli eletti di
Md, una mailing list denominata "Tempo reale", per informare
rapidamente delle questioni pi importanti. Non poteva mancare,
dunque, il notiziario di fine consiliatura, che raccoglie le vicende
pi significative del periodo 2001- maggio 2002, seppur in
1. Uno degli aspetti pi preoccupanti che hanno caratterizzato
l'azione del ministro della giustizia nell'ultimo periodo è stato
il tentativo, divenuto sempre pi evidente, di occupare spazi istituzionalmente
riservati al Consiglio superiore. La volontà di assunzione
di un ruolo svincolato dai poteri di intervento del Csm
in materia di organizzazione giudiziaria e di status dei magistrati
ha cominciato a manifestarsi con la promulgazione del d.l. n.
217/2001 (emanato in attuazione del d.lg. n.300/1999) sulla
riforma del Ministero della Giustizia, provvedimento in base al
1. Gli interventi a tutela di singoli magistrati o singoli uffici
E' ormai largamente consolidato, nella giurisprudenza del Consiglio
Superiore, l'orientamento favorevole all'intervento dell'organo
di autogoverno a tutela della magistratura rispetto ad attacchi
pubblici che si risolvano in potenziali lesioni all'indipendente
esercizio dell'attività giudiziaria. Nel solco di questo orientamento,
numerose sono state le delibere consiliari a tutela dell'indipendenza
della magistratura.
1. La discussione in ordine alle modalità di nomina dei "vertici"
della Corte di cassazione ha tormentato a lungo il Consiglio
per l'ostinazione con la quale la sua stragrande maggioranza ha
sostenuto la tesi della persistente validità del c.d. interpello, ossia
della procedura di selezione preventiva, ad opera della Commissione
direttivi, della "rosa" dei magistrati da valutare ai fini della
designazione dei posti apicali. Una procedura che era stata adottata
anche per l'attribuzione dell'incarico di Procuratore generale
1. La riforma strutturale del giudice unico ha significato sicuramente
un momento di razionalizzazione organizzativa imponendo
una ridefinizione complessiva degli organici, la riduzione
del numero degli uffici preesistenti ed un migliore loro dimensionamento;
altrettanto evidente, tuttavia, è il fatto che la manovra,
nel suo complesso, non è stata risolutiva essendosi solo imboccata
la via giusta senza però percorrerla fino in fondo, tanti
essendo ancora gli squilibri e i problemi derivati dai disordinati
interventi adottati dalla politica degli organici susseguitasi nei 20