Presentazione
Continuiamo a riflettere e a
parlare di confini per l’immigrazione in questo numero della
Rivista.
Confini fisici. Terrestri che
continueranno a funzionare nonostante l’imminente allargamento
dell’Unione Europea a nuovi paesi dell’Europa
centro-orientale nell’intervento di P. Cuttitta,
concentrato particolarmente sulla situazione dei rapporti tra la
Germania da un lato e la Polonia e la Repubblica Ceca d’altro
lato. Marittimi, destinati ad essere invece varcati dalle nostre navi
in funzione del contrasto dell’immigrazione clandestina sulla
base delle recenti modifiche normative nazionali analizzate da T.
Scovazzi alla luce del diritto internazionale.
Confini culturali e di
ordinamento giuridico nell’integrazione di istituti di diritto
di famiglia islamico, quali il ripudio e la poligamia, nel contributo
di F. Belvisi.
Confini di pregiudizio
sociologico, italiani come europei, nella diffusa
sovrarappresentazione degli stranieri nei sistemi di giustizia penale
secondo le considerazioni di D. Melossi, che partono dalle
ricerche su multiculturalismo e sicurezza.
Molti tipi di confini che hanno
in comune un atteggiamento ostile verso lo straniero interessato
all’immigrazione fino all’uso di mezzi di contrasto
militare. Il segno delle politiche normative e culturali resiste ai
cambiamenti.
Nella giurisprudenza molti
spunti di rilievo sia nel settore del diritto comunitario ed europeo
curato da M. Balboni, sia in campo italiano. D. Petrini si
sofferma sull’istituzione a Torino, per iniziativa del Comune,
di una nuova forma di comunità per minori non accompagnati. G.
C. Turri esamina criticamente alcuni particolari provvedimenti
del Tribunale dei minorenni di Bologna, che estendono la tutela anche
oltre la maggiore età, al fine di garantire una protezione
effettiva laddove altri strumenti normativi non siano effettivamente
applicati. L. Miazzi si occupa a sua volta di questo e di un
caso di diniego di nulla osta all’espulsione di un minorenne
per ragioni legate alla sua partecipazione processuale. Sempre in
materia di espulsione P.L. di Bari presenta due decisioni
rispettivamente del tribunale di Firenze e del tribunale di Torino:
la prima su un interessante caso di accertamento del divieto di
espulsione per rischio di persecuzione e sulle relative condizioni,
personali ma anche di tipo statale; la seconda sul rapporto tra il
procedimento amministrativo di espulsione e quello di
regolarizzazione e sulle conseguenze da trarre dal loro collegamento
in ambito sanzionatorio.
Particolare attenzione viene
riservata, in questo numero della Rivista, alla giurisprudenza
che si sta formando con riguardo alle preclusioni automatiche
all’ingresso, al soggiorno ed alla regolarizzazione. Degna di
nota in proposito la decisione del tribunale di Pisa di sollevare
questione di legittimità costituzionale sulla norma in tema di
regolarizzazione, laddove prevede il divieto automatico per gli
stranieri destinatari di un provvedimento di espulsione con
accompagnamento immediato alla frontiera, accomunando
irragionevolmente tra loro situazioni diverse. Interessante è
anche l’orientamento giurisprudenziale, sempre in tema di
regolarizzazione che, escludendo ogni automatismo, offre
un’interpretazione costituzionalmente orientata della legge.
L’automatismo è censurato, infine, nella interessante
ordinanza di rinvio alla Corte costituzionale emessa dal Tar
Lombardia, sez. Brescia, in ordine alle condanne ostative
all’ingresso ed al soggiorno, così come introdotte dalla
legge “Bossi-Fini”.
La Rivista è
completata dalla pubblicazione di molti interessanti documenti
europei (tra cui si ricorda la direttiva sull’assistenza
durante il transito nell'ambito di provvedimenti di espulsione per
via aerea presentata da C. Favilli) e italiani, nonché
dalla consueta rubrica di recensioni e utili segnalazioni.
gennaio 2004